Il mondo del tennis sta subendo rapidi cambiamenti, ma una questione di vecchia data rimane irrisolta: la disparità tra tennis maschile e femminile. Questo dibattito è persistito nel tempo, con numerose figure all’interno dello sport che hanno evidenziato i pregiudizi osservati. Dopo la conclusione del Six Kings Slam, dove Jannik Sinner è uscito vittorioso, e in attesa delle WTA Finals, il tema è tornato alla ribalta, guidato dal giornalista americano Jon Wertheim.
Durante un episodio del podcast Served With Roddick, Wertheim si è confrontato con Andy Roddick, discutendo dell’apparente squilibrio nell’attenzione e nei finanziamenti tra gli sport maschili e femminili. In particolare, Wertheim si è chiesta se un evento di esibizione maschile non riconosciuto dall’ATP in Arabia Saudita abbia ricevuto un sostegno finanziario maggiore rispetto al principale evento femminile di fine anno.
Roddick ha sollevato una domanda sulle strategie finanziarie coinvolte, portando Wertheim a speculare sull’investimento sproporzionato nella mostra rispetto alle WTA Finals. Le sue indagini hanno fatto luce su potenziali discrepanze nelle priorità di finanziamento dello sport.
Il Six Kings Slam ha visto Jannik Sinner vincere un sostanzioso premio di 6 milioni di dollari, che costituisce la metà dei suoi guadagni annuali in campo. Nonostante non sia stata riconosciuta dall’ATP, la competizione ha generosamente compensato i suoi partecipanti, in netto contrasto con le disposizioni finanziarie per le competizioni femminili. Le WTA Finals 2023, tenutesi a Cancun, hanno offerto un montepremi totale significativamente inferiore a quello dell’esibizione maschile, evidenziando le continue disparità finanziarie.
La conversazione sulla parità di retribuzione fa parte del tennis da decenni, con gli US Open che hanno aperto la strada nel 1973 offrendo premi uguali a entrambi i sessi. Tuttavia, il raggiungimento di questo traguardo in tutti gli eventi del Grande Slam ha richiesto molto più tempo, con l’Australian Open, l’Open di Francia e Wimbledon che hanno gradualmente adottato politiche simili nei primi anni 2000. Figure di alto profilo, tra cui Rafael Nadal, hanno pubblicamente sostenuto il principio della parità di retribuzione e opportunità all’interno di questo sport.
Mentre le discussioni continuano, sarà interessante vedere se altre voci all’interno del tennis faranno eco alle preoccupazioni di Wertheim sulla disparità di reddito e se gli organizzatori di eventi femminili affronteranno queste disuguaglianze finanziarie.