Madison Keys attribuisce a Chris Evert il merito di aver migliorato la pietra miliare del suo gioco sulla terra battuta

“Non riuscivo a trovare il mio gioco, ed essere in quella posizione non è mai davvero molto piacevole, come probabilmente puoi immaginare”, ha condiviso Madison Keys, riflettendo sulle sue difficoltà dopo una notevole vittoria agli Australian Open. Nonostante il suo trionfo, Keys ha dovuto affrontare sfide per mantenere la forma, con la sua prestazione che ha raggiunto il culmine nei quarti di finale a Madrid. Tuttavia, i campi in terra battuta del Roland Garros hanno rivelato una svolta inaspettata nel suo viaggio.

Dopo essere uscito al secondo turno degli Open di Francia nel 2023, l’ottava testa di serie ha trovato un nuovo livello di costanza, arrivando almeno al terzo turno nei successivi Grandi Slam. La sua resilienza è stata evidente in una recente partita contro Katie Boulter, dove ha vinto con un punteggio di 6-1, 6-3, assicurandosi un posto nel turno successivo. Le fondamenta del suo trionfo risiedono nella sua potente seconda di servizio, un’abilità affinata sotto la tutela dell’icona del tennis Chris Evert. Ma in che modo esattamente la Evert ha contribuito a rafforzare questo elemento cruciale dell’arsenale di Keys?

In una conferenza stampa post-partita, la Keys ha parlato dell’evoluzione della sua formidabile seconda di servizio, attribuendo il suo successo ai suoi primi anni alla Chris Evert Tennis Academy. “Ho iniziato ad allenarmi alla Evert Tennis Academy quando avevo 10 anni e avevo un’allenatrice di nome Mandy Wilson. E direi ancora oggi, le do tutto il merito del mondo per il mio servizio di calcio. Era un’area di sviluppo così mirata”, ha ricordato.

Keys ha continuato descrivendo come le sue abilità siano state affinate attraverso una pratica incessante e aggiustamenti tecnici fin dalla giovane età, comprese le modifiche alla presa del dritto che hanno aggiunto anni di perfezionamento al suo servizio e al gioco complessivo.

Iniziando la sua formazione alla Evert Academy di Boca Raton, in Florida, alla tenera età di 9 anni, Madison si trasferì lì con la sua famiglia un anno dopo. L’accademia, co-gestita dalla stessa Chris Evert, ha svolto un ruolo fondamentale nel plasmare la sua carriera. Evert ha spesso elogiato il potenziale di Keys, sottolineando il suo potere naturale e la sfida di sfruttarlo efficacemente sin dalla giovane età.

Ora, con rinnovata fiducia sulla superficie in terra battuta, Keys riconosce quegli anni fondamentali per la potenza e la precisione che porta in campo oggi. La sua recente prestazione contro la numero uno della Gran Bretagna, Katie Boulter, agli Open di Francia ha messo in mostra la sua crescente disinvoltura e pazienza strategica sulla terra battuta, che ora abbraccia a braccia aperte.

Madison Keys avanza con sicurezza sulla terra battuta

Katie Boulter, reduce dal suo primo titolo sulla terra battuta, ha rappresentato una sfida nei primi scambi, ma la resilienza e l’abilità tattica di Keys hanno presto prevalso, con il suo dritto rovesciato che sparava su tutti i cilindri. Con il progredire della partita, Keys ha dominato, portando a una convincente vittoria per 6-1, 6-3, mettendo in mostra il suo gioco sulla terra battuta e una seconda di servizio letale.

Guardando al futuro, Keys affronterà la connazionale Sofia Kenin, ponendo le basi per un attesissimo scontro al terzo turno. Con la sua seconda di servizio come arma segreta, Keys è pronta per un ulteriore successo sulla terra battuta, sollevando la questione se possa continuare la sua impressionante corsa.